RECENSIONE - Al di là del conosciuto di Fernando Sinesio



Fernando Sinesio aveva trent’anni quando ha iniziato a interessarsi di temi esistenziali. Si ritrovava spesso a riflettere sul significato della vita, sui suoi legami con la natura e la religione e si chiedeva il motivo per cui l’esistenza fosse da un lato ricca di bellezza ma, allo stesso tempo, anche di sciagure spesso incomprensibili. Intraprese così un percorso che lo ha portato poi a stravolgere la sua vita, decidendo di condividere le sue scoperte con i lettori in questo libro.
L’uomo è sempre stato ispirato dal desiderio di comprendere quale sia il suo ruolo nell’universo e questo desiderio è stato mio compagno di viaggio per tutta la vita.
Nonostante il suo forte interesse per la scienza, si accorse che questa non era sufficiente a placare la sua fame di conoscenza e che necessitava di una crescita spirituale che, fino a quel momento, si era appoggiata interamente agli insegnamenti della dottrina cattolica.
Ecco quindi che si avvicinò alla ipnosi regressiva ma gli interrogativi aumentavano invece che diminuire e così decise di iscriversi alla facoltà di psicologia di Genova.
In questo libro vengono raccolti i risultati delle indagini sull’esistenza della medianità, ossia della capacità di alcune persone di comunicare coi defunti, e delle ricerche fatte sulla vita oltre la morte.
Il testo è suddiviso in due parti. La prima racconta il percorso dell’autore e i dettagli degli esperimenti effettuati con relativi risultati. La seconda invece è tesa a rispondere alla domanda: “Possiamo spiegare scientificamente la medianità?”. Ecco quindi che il suo intento è proprio quello di garantire l’obiettività dei ricercatori ed escludere fatti riconducibili a telepatia, inganno o casualità. Sarà l’autore stesso che, dopo due anni di sperimentazioni e nonostante il suo scetticismo iniziale, arriverà a confermare che è effettivamente possibile comunicare con i defunti.


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